Quanti di noi, cittadini privati e aziende pubbliche, almeno una volta abbiamo ricevuto dei messaggi anomali o la segnalazione di una infiltrazione nei nostri computer? <\/p>\n\n\n\n
Purtroppo gli hacker<\/em> cattivi, noti anche come black hat<\/em> o cracker <\/em>(dal verbo inglese to crack <\/em>= spaccare) non mancano mai. E le conseguenze che deriverebbero dalle loro attivit\u00e0 possono essere spiacevoli.<\/p>\n\n\n\n Per questo oggi giorno gli esperti informatici sviluppano sempre pi\u00f9 nuovi software antivirus<\/em> per proteggere i nostri dati, in particolar modo quelli personali e quelli sensibili.<\/p>\n\n\n\n I reati che i pirati informatici possono commettere vanno dalla violazione account alle truffe online, il cosiddetto phishing<\/em>, che pu\u00f2 portare al furto del numero di carta di credito, e qui si entra nel tema della \u201cfrode informatica<\/em>\u201d.<\/p>\n\n\n\n Ai sensi dell\u2019art. 640 ter del Codice Penale, per il soggetto che \u201calterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalit\u00e0 su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinente, procura a s\u00e9 o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno\u201d <\/em>vi \u00e8 la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa da euro 51 a euro 1052.<\/p>\n\n\n\n Vi \u00e8 la reclusione da due a sei anni e una multa da euro 600 a euro 3.000 se il fatto \u00e8 commesso con furto o indebito utilizzo dell’identit\u00e0 digitale a danno di uno o pi\u00f9 soggetti.<\/p>\n\n\n\n Per via dell\u2019induzione in errore della vittima, ossia raggirare un internauta, la persona che naviga su Internet, con degli stratagemmi per portarla (in)volontariamente a dare l\u2019accesso al criminale ai propri dati, la Cassazione in seguito ha stabilito che \u201cil delitto di frode informatica di cui all\u2019art. 640-ter c.p. ha la stessa struttura e gli stessi elementi che costituiscono la truffa, dalla quale si differenzia soltanto perch\u00e9 l\u2019attivit\u00e0 fraudolenta della persona che agisce investe non la persona, di cui difetta l\u2019induzione in errore, bens\u00ec il sistema informatico in possesso di quest\u2019ultima attraverso la sua manipolazione, onde, come la truffa, si consuma nel momento e nel luogo in cui l\u2019agente consegue l\u2019ingiusto profitto con conseguente danno patrimoniale di altri.\u201d<\/em><\/p>","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Quanti di noi, cittadini privati e aziende pubbliche, almeno una volta abbiamo ricevuto dei messaggi anomali o la segnalazione di una infiltrazione nei nostri computer? 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